mercoledì 16 luglio 2025

NORTH SENTINEL ISLAND

Uno scrigno antropologico nel golfo delle Andamane

Un nuovo ingresso nella nostra redazione: si tratta di Francesco Costa, insegnante di scuola materna e studente universitario, nonché esperto di biologia marina e di tutto quel che riguarda la natura. Francesco ci regala un bell'articolo sulla North Sentinel Island, posto unico al mondo nel quale vive ancora una tribù di indigeni. Di veri indigeni, che non hanno mai avuto contatti con la civiltà. Leggendo l'articolo, capiremo come il governo indiano e le autorità stiano gestendo questo importante patrimonio dell'umanità.

In fondo alla pagina, una breve biobibliografia dell'autore. Benvenuto, Francesco!

di Francesco Costa

Nel 2025 la società umana ha ormai raggiunto un elevato livello di sviluppo nei continenti ed in tutte le terre: l’essere umano ha costruito società moderne ed efficienti, ormai simili in tutto il mondo.

Il processo di globalizzazione ha accomunato i popoli della terra tramite tratti simili e risulta oggi difficile pensare ad una società primitiva, quando ancora l’uomo non conosceva la scienza e la tecnologia. Sembra impossibile che al giorno d’oggi esistano ancora persone che non conoscono internet, le automobili o la radio, eppure questi individui ci sono, anche se in numero esiguo.

C’è un’isola situata nel golfo del Bengala all’interno dell’arcipelago delle Andamane, denominata North Sentinel Island, non troppo distante dall’India, che nasconde un interessante segreto antropologico; in questo luogo infatti abita una tribù di indigeni, che non ha mai avuto alcun contatto prolungato con il mondo esterno per migliaia di anni, preservando una struttura sociale, organizzativa e tecnologica primitiva, simile a quella dei nostri antenati, vissuti migliaia di anni fa.

Una veduta dall'alto di Sentinel Island

Si ipotizza che sull’isola abitino dalle 50 alle 500 persone, ma la stima non è certa; inoltre la popolazione nativa non può essere certamente censita, in quanto si dimostra estremamente aggressiva nei confronti di qualunque visitatore esterno che si appresti a sbarcare sull’isola. Tramite l’utilizzo di armi come archi, frecce e rudimentali giavellotti, la popolazione locale aggredisce qualunque barca o velivolo che si avvicini troppo all’isola, dimostrando di non volere alcun contatto con il mondo esterno.

Soltanto durante alcune rare missioni governative e scientifiche si è potuto osservare, anche se da una certa distanza, la popolazione locale, che appare comunque belligerante e poco accomodante.

Si ipotizza che questo popolo abiti l’isola da circa 60.000 anni e, non avendo avuto praticamente nessun contatto con il mondo esterno, preservi gli usi e costumi della vita tribale, rappresentando uno scrigno antropologico di conoscenza sulla condotta ancestrale dell’uomo e sulla sua origine.

Foto originale degli indigeni dell'isola

Attualmente l’amministrazione delle Andamane ha dichiarato di non voler interferire in nessun modo con la vita degli abitanti dell’isola, i Sentinelesi, e di non tentare alcun contatto con loro, impedendo alle navi ed ai velivoli di sostare sull’isola e vietando gli sbarchi sul territorio, al fine di tutelare la tribù ed il suo delicato stile di vita.

In passato non sono mancati incidenti di curiosi che hanno deciso di violare il divieto ed avventurarsi sull’isola: tutti costoro non sono mai tornati indietro e sono stati uccisi dai locali; anche per questo il governo dell’India ha dato direttive alle proprie navi di non avvicinarsi per nessun motivo all’isola e di non cercare contatto con i Sentinelesi, al fine di tutelare loro e i marinai Indiani.

In un mondo cosi avanzato come il nostro, dove la velocità e la tecnologia la fanno ormai da padroni, esistono ancora rarissimi luoghi di lentezza, dove il tempo sembra essersi fermato, dove i saperi ancestrali ed antichi dell’uomo dominano ancora la realtà, uno di questi è proprio North Sentinel Island, dove un piccolo popolo vive ancora in modo naturale, ignorando la modernità e lo sviluppo del ventunesimo secolo, rappresentando una perla rara per la collana della storia umana, perla, che sarà nostro compito preservare per i prossimi millenni.

Francesco Costa (2000) è un giovane poliedrico che coltiva moltissimi interessi: dai viaggi alla biologia marina fino alle piante e a tutto ciò che riguarda la natura. 
Laureato alla triennale di Scienze dell’Educazione, lavora da tempo come insegnante nella scuola materna, in attesa di conseguire l’alloro per la specializzazione che gli consentirà di esercitare anche nella scuola primaria. Collabora con l’Università per Adulti di Alfonsine e fa parte della Whale Watch Liguria, con cui realizza escursioni marittime nel “Santuario dei cetacei”. Ha alle spalle una pubblicazione dal titolo “I miei 10 anni tra le balene” (autoprodotto).



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