sabato 27 settembre 2025

Ravenna vs Ternana 1-0

Vittoria di carattere e personalità dei giallorossi: Rrapaj fa godere il Benelli

di Fabio Pagani

I giallorossi vogliono continuare a sognare, le “Fere” cercano continuità di risultati al cospetto della nuova proprietà. Ci sono tutti gli ingredienti per assistere ad un grande spettacolo davanti all’ennesimo sold out del pubblico di casa; ottima l’affluenza dei tifosi rossoverdi, presenti in 301 unità.

La partita. Marchionni lancia dal primo minuto Luciani, concedendo rifiato a Motti; stante l’assenza di Di Marco (fuori dalle 4 alle 6 settimane), Rossetti confermato mezz’ala e Lonardi in cabina di regia. Liverani opta per uno schieramento con il trequartista che è Mc Jannet alle spalle di Dubickas e Orellana; in panchina bomber Ferrante. Il Ravenna parte convinto e guadagna subito un paio di corner, su uno dei quali Lonardi prova a concludere, ma il tiro è rimpallato sul nascere. Al 15’, Dubickas va via in bello stile ad Esposito e serve al limite Orellana: mancino a giro, però, murato da Solini. 18’, bel controllo volante di Spini, ma conclusione abbondantemente a lato. Al 21’, un “mani” di Tenkorang ai 20 metri genera un calcio di punizione per la Ternana: sinistro liftato di Orellana, fuori di un metro. 27’, Dubickas fa perno col proprio corpo su Donati e si libera al tiro, però il suo destro finisce a lato. Al 36’, episodio dubbio in area ternana: Spini si incunea fra due difensori ben servito da Tenkorang e prende una spallata da Vallocchia, ma l’arbitro non ravvisa nulla e fa proseguire il gioco. Il primo tempo va in archivio sullo 0 a 0: partita molto tattica e bloccata. 

La ripresa prosegue sui binari della prima frazione di gioco e, nei primi 10 minuti, non si segnalano occasioni. Marchionni chiama l’FVS per una evidente trattenuta su Motti in area di rigore al 57’: il sig. Poli dice di no; reazione stizzita del Mister del Ravenna, che viene ammonito. Il Ravenna pare ora più dinamico e aggressivo, mentre sul Benelli si addensano nubi minacciose di pioggia. 65’, bel cross di Spini per Luciani, ma il n. 18 non ci arriva. Al 67’, entra Motti per Lonardi e i giallorossi passano al 4-3-1-2 come nella scorsa partita in casa contro il Perugia. Al 71’, il Ravenna va in gol: Rrapaj porta palla e molla un gran sinistro dai 25 metri, leggermente sporcato dal ternano Tripi, che spiazza il portiere e finisce in rete. Scardinato il muro difensivo della Ternana e giallorossi avanti. 

Rrapaj e il Ravenna esultano sotto la curva

73’, Orellana ha una buona occasione, ma conclude alto. Nei 6 minuti di recupero, standing ovation per Rrapaj, rilevato da Ilari (esordio stagionale per lui), e Spini, sostituito da Okaka. E finisce così, 1 a 0 per il Ravenna, una partita molto scorbutica, ma portata a casa meritatamente dai ragazzi di Marchionni.

Il tabellino

Ravenna vs Ternana 1-0 (71’ Rrapaj)

RAVENNA: 1Anacoura, 2Donati, 21Esposito, 5Solini, 77Da Pozzo, 16Tenkorang, 17Lonardi (67’ 9Motti), 8Rossetti, 11Rrapaj © (93' 32Ilari), 19Spini (93' 7Okaka), 18Luciani (82’ 44Bianconi). A disp.: 12Stagni, 24Borra, 3Falbo, 4Mandorlini, 20Calandrini, 27Corsinelli, 29Zagre, 47Scaringi, 84Menegazzo. All. M. Marchionni. 

TERNANA: 71D’Alterio, 2Biany (53’ 7Romeo), 4Vallocchia, 8Mc Jannet (75’ 10Leonardi), 9Dubickas, 13Maestrelli, 16Garetto (65’ 5Tripi), 20Donati F., 30Orellana (75’ 11Brignola), 43Ndrecka, 87Martella (53’ 14Meccariello). A disp.: 1Vitali, 12Morlupo, 19Capuano, 27Ferrante, 29Longoni, 33Valenti, 36Biondini, 70Durmush, 80Proietti. All. F. Liverani.

Ufficiali di gara: sig. Poli, sig. Bosco (1^ assistente), sig. Miccoli (2^ assistente), sig. Picardi (4^ ufficiale), sig. Merciari (FVS).

Ammoniti: Garetto (13’), Marchionni (59’), Maestrelli (93')

Calci d’angolo: 5 a 2.

Recupero: 1 min. e 6 min.

Note: pomeriggio mite e soleggiato fino a metà secondo tempo. Giove pluvio risparmia il Benelli. In tribuna, Massimo Ferrero, "er viperetta", neo - dirigente della Ternana. Spettatori: 4486.


giovedì 25 settembre 2025

Omaggio a Claudia Cardinale, l’immortale Angelica de "Il Gattopardo"

di Fabio Pagani 

Se n’è andata non solo un’attrice, ma un’icona di stile ed eleganza. A 87 anni ci lascia Claudia Cardinale: occhi neri, carnagione mediterranea, una bellezza inconfondibile che rimarrà incastonata nei ricordi di tanti di noi.

Claudia Cardinale e Burt Lancaster nella scena del ballo de Il Gattopardo

Nata a Tunisi nel 1938, inizia la propria carriera nel cinema negli anni ’50; la vera svolta arriva nel 1957 quando nella sua città viene bandito un concorso di bellezza che la Cardinale vince, ottenendo il premio di un viaggio al festival di Venezia. Qui, la giovane attrice viene notata e spicca un volo lungo oltre mezzo secolo. Nel 1958 recita ne I soliti ignoti di Mario Monicelli e, l’anno dopo, in Un maledetto imbroglio di Pietro Germi, regista che ne valorizza in pieno le doti artistiche.

Sono gli anni ’60 a segnare la svolta professionale di Claudia Cardinale: da Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti a Il bell’Antonio, accanto a Marcello Mastroianni: pare che l’attore romano si fosse preso una cotta per la Cardinale, senza però esserne stato ricambiato. Arriviamo al 1963: l’immortalità artistica della nostra diva si traduce ne Il Gattopardo di Visconti (con un cast stellare: da Alain Delon a Burt Lancaster, tanto per fare due nomi…) e 8 e ½ di Federico Fellini. Nel primo, interpreta Angelica Sedàra e la scena del ballo è uno di quei momenti impressi nella memoria di ogni appassionato; avvolta in un vestito bianco e stretta in un bustino che ne esalta la figura, con i capelli neri incorniciati da una coroncina di fiori, i suoi passi di valzer riempiono lo schermo di sensualità; nel secondo, è una donna angelicale, un ideale femminile, puro ed elegante che sembra uscire direttamente dalla mente del personaggio di Guido, interpretato da un magistrale Mastroianni.

La Cardinale nel ruolo di Angelica ne Il Gattopardo

Arriva anche il debutto al di fuori dei confini nazionali con La pantera rosa di Blake Edwards per proseguire con ruoli da protagonista in altri film italiani rimasti nella storia: da La ragazza di Bube di Comencini, a Il giorno della civetta di Damiani fino a C’era una volta il west di Sergio Leone.

La Cardinale in C'era una volta il west

Gli anni ’70 la vedono impegnata in produzioni francesi: ricordiamo, fra le altre, Il clan dei marsigliesi, a fianco di un altro divo, Jean Paul Belmondo. Da sottolineare anche la maiuscola interpretazione della Cardinale in Gesù di Nazareth di Zeffirelli, film che ebbe un successo mondiale. Negli anni ’80 la vediamo recitare in Claretta, diretta da Pasquale Squitieri, film che tratta il controverso personaggio della giovane amante di Mussolini. Verso la fine del decennio Claudia Cardinale si trasferisce in Francia, continuando a lavorare nel cinema sostanzialmente fino al 2012, quando recita nel film Gebo e l'ombra di Manoel de Oliveira.

Una carriera incredibile e ricca di premi: cinque David di Donatello, il Leone d’oro alla carriera alla mostra di Venezia e l’Orso d’oro alla Berlinale.


Grazie, Claudia Cardinale, per la classe, il garbo e la statura artistica con cui hai scritto, in modo indelebile, pagine uniche di un cinema intramontabile.


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martedì 23 settembre 2025

Carpi vs Ravenna 1-2

Luciani di rigore e i giallorossi espugnano (soffrendo) Carpi

di Fabio Pagani

Ampio turn over per Marchionni, che rivoluziona la difesa inserendo dall’inizio Bianconi e Scaringi assieme a Solini; in mediana, Rossetti e Lonardi con Tenkorang, mentre sugli esterni fluttuano Donati a destra e Falbo, in luogo di Rrapaj, a sinistra. In attacco, chance per Zagre in tandem con il confermato Spini. Davanti ai circa 300 tifosi giallorossi saliti al Cabassi, il Ravenna non rinuncia al canonico 3-5-2 che si specchia con lo speculare modulo scelto da Cassani. Al 9’, bel contropiede orchestrato da Spini che allarga sulla sinistra dove accorre Rossetti, assist per lo stesso Spini e conclusione ben respinta dal portiere. Un minuto dopo ci prova Falbo dal limite, ma è ancora bravo Sorzi a dire di no. Al 14’, Ravenna in gol: bellissima sponda di Zagre per Spini, che si invola in area e, di destro, batte il portiere sul secondo palo. Al 19’, primo squillo del Carpi: punizione tagliata a rientrare verso la porta di Cortesi, ma né Zagnoni né Gerbi ci arrivano. 23’, ancora Zagre in evidenza a mettere un rasoterra a centro area per Tenkorang, che tenta il colpo di tacco a rete, ma senza fortuna. 34’, fiammata di Zagre dai 20 metri: il suo collo destro esterno è largo sul fondo. 41’, Zagre-Spini-Zagre, conclusione del Burkinabé e parata facile di Sorzi. Al 44’, Carpi pericolosissimo: punizione dalla sinistra del solito Cortesi sulla testa di Gerbi, che stacca bene mandando alto di un soffio. Dopo un minuto di recupero, finisce il primo tempo: Ravenna avanti 1 a 0 e in controllo.

Il tiro di Spini che vale il vantaggio giallorosso

Avvio di ripresa senza cambi. Parte forte il Carpi che, sugli sviluppi di un calcio franco di Cortesi, manda al tiro Amayah, ma Anacoura è attento e blocca in presa bassa. Spingono i biancorossi, che mettono alle corde la difesa ospite nei primi 5 minuti del secondo tempo. 52’, ci prova Cecotti dal limite: è solo calcio d’angolo. Al 62’, lunga rimessa laterale di Rigo in mezzo all’area, Falbo è incerto nel rinvio e ne approfitta Zagnoni, murato sul più bello dallo stesso Falbo. Al 67’, esordio in maglia giallorossa dell’attesissimo Luciani, che rileva Spini; dentro anche Motti per Zagre, con l’attacco ravennate completamente rinfrescato. Al 72’, ci inchiniamo al grandissimo gol di Casarini: servito da Cecotti, il n. 11 controlla al limite dell’area e conclude al volo sotto l’incrocio dei pali. È 1 a 1 e, onestamente, meritato per quanto il Carpi sta facendo vedere nel secondo tempo. Al 76’, clamoroso gol fallito da Luciani: Rossetti spinge sulla sinistra, guadagna il fondo e serve Luciani liberissimo all’altezza del dischetto del rigore: piattone alle stelle. Marchionni mette dentro Da Pozzo e Rrapaj a un quarto d’ora dal novantesimo per dare freschezza ad un Ravenna calato di ritmo e intensità nel secondo tempo: ma ci sono anche gli avversari e il Carpi, ora, ci crede. 82’, bella combinazione fra Luciani e Motti finalizzata a servire Tenkorang in ritardo di un soffio. 30 secondi più tardi, calcio di rigore per il Ravenna: Tenkorang riceve da Luciani e Cortesi, nel tentativo di fermare l’azione, interviene con la mano. Lunga review al FVS e penalty confermato: Luciani spiazza Sorzi e segna! Il Ravenna è di nuovo in vantaggio con la prima rete in giallorosso dell’ex Messina. Al 93’, un’uscita avventata, ma efficace di Anacoura, seguita da un altro intervento in tuffo, evita al Ravenna la capitolazione. Ma che rischio! Dopo 6 minuti di recupero, il Ravenna può esultare: una vittoria sofferta dopo un primo tempo molto convincente ed un secondo, invece, di passione. Testa della classifica conservata mano nella mano con l’Arezzo; sabato prossimo, al Benelli, arriva la Ternana.    

I 300 tifosi del Ravenna a Carpi

Il tabellino

CARPI vs RAVENNA 1-2 (14’pt. Spini, 72’ Casarini, 86’ Luciani rig.)

CARPI: 1Sorzi, 4Zagnoni, 6Panelli, 19Rossini, 7Cecotti, 5Figoli (60’ 11Casarini), 29Rosetti (90’ 80Pietra), 3Rigo (71’ 10Stanzani), 8Amayah (90’ 23Sall), 72Cortesi ©, 9Gerbi. A disp.: 22Scacchetti, 9Perta, 17Lombardi, 2Verza, 77Visani, 15Toure, 70Arcopinto, 20Forte. All. S. Cassani.

RAVENNA: 1Anacoura, 47Scaringi (78’ 77Da Pozzo), 44Bianconi (87’ 21Esposito), 5Solini, 2Donati, 16Tenkorang, 17Lonardi (78’ 11Rrapaj), 8Rossetti ©, 3Falbo, 19Spini (67’Luciani), 29Zagre (67’ Motti). A disp.: 12Stagni, 24Borra, 7Okaka, 20Calandrini, 32Ilari, 73Sermenghi, 76Zakaria, 84Menegazzo. All. M. Marchionni.

Ufficiali di gara: sig. Mazzoni, sig. Brunozzi (1^ assistente), sig. Iuliano (2^ assistente), sig. D’Eusanio (quarto di gara), sig. Veli (FVS).

Ammoniti: Rossini (53’), Donati (79’), Anacoura (94’).

Espulsi: Cassani (84’, per proteste).

Calci d’angolo: 4 a 5.

Recupero: 2 min. e 6 min.

Note: serata mite e ventilata.

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