mercoledì 23 luglio 2025

Sant'Apollinare, martire e vescovo della cristianità

di Fabio Pagani


Cari amici,

oggi, come sappiamo, si festeggia Sant’Apollinare, patrono della città di Ravenna. Ecco un piccolo passaggio sui binari della storia, oggi come non mai degna di essere raccontata. Come per la maggior parte dei santi del I secolo, non abbiamo molte fonti storiche; alcuni collocano il personaggio nello stesso periodo in cui visse Pietro, altri un po’ più in avanti, vale a dire attorno al 200 d.C.

Il giovane Apollinare vive ad Antiochia (l’antica Turchia) e proviene da una famiglia di religione pagana, quindi politeista. Un giorno, però, dalle sue parti giunge Pietro a predicare una nuova fede dalla quale Apollinare si fa subito rapire. A quel punto, il giovane segue l’apostolo a Roma con una missione ben precisa: la capitale dell’Impero è solo una tappa per Apollinare, che infatti viene inviato a Classe dove la flotta romana dispone di una schiera di oltre 300 marinai provenienti dall’Oriente.

Apollinare si distingue subito per le sue doti di leader e Pietro decide di affidargli la costruzione della prima chiesa cristiana a Ravenna, di cui quel giovane venuto da Antiochia diventa proto vescovo. La convivenza con le antiche credenze pagane non è però semplice, tant’è che Apollinare viene più volte picchiato perché si rifiuta di consacrare offerte materiali ad idoli che il Cristianesimo, naturalmente, non riconosce.

Sant'Apollinare

Dopo circa 30 anni di reggenza della chiesa ravennate, attorno al 70 d.C. Apollinare è picchiato a sangue dagli emissari dell’imperatore Vespasiano perché si era, ancora una volta, rifiutato di cedere alla religione pagana. Il vescovo di Ravenna morirà qualche giorno dopo il pestaggio nel luogo in cui, nel 549 d.C., gli verrà consacrata la basilica di Sant’Apollinare in Classe (costruita 15 anni prima). Nel IX secolo, i resti mortali di Sant’Apollinare saranno traslati nella chiesa di Sant’Apollinare Nuovo.

A questo punto, buon Sant’Apollinare a tutti!