sabato 28 novembre 2015

La cultura greca alla base della nostra civiltà (Prima parte)



Oggi iniziamo un viaggio all’interno del mondo greco, del quale cercheremo di cogliere gli aspetti più significativi della storia, della letteratura e della morale. Molti giovani ritengono superfluo lo studio dei classici, toppando in pieno! E’ dal recupero delle nostre radici, infatti, che possiamo intraprendere un percorso di crescita e consapevolezza di quei valori che, a causa di molteplici fattori, si stanno perdendo. 



Perché, allora, dobbiamo studiare la letteratura greca? I Greci sono il perno della nostra identità culturale e si fondono con il nostro patrimonio passato e presente. Perdere i Greci significa abbandonare noi stessi. Un altro aspetto rilevante è quello per cui il mondo ellenico ci ha insegnato il primato della parola attraverso la conoscenza della sua lingua. Il greco è un idioma di origine indoeuropea (l’indeuropeo sarebbe nato nella zona euro-asiatica del Caucaso) sviluppatosi verso il 1900 a.C. quando nel continente greco si verifica una fusione con i Pelasgi, gli abitanti del posto. Nel frattempo l’isola di Creta sviluppa una sua cultura grazie alla civiltà minoica (quella di Minosse, del mito del Minotauro, dei grandi palazzi, ecc.) che però, nel 1450 a.C., viene distrutta da quella micenea o achea. Gli Achei, dopo aver conquistato l’isola, diffondono la lingua greca e la scrittura detta “Lineare B”, un sistema sillabico con circa 90 segni (ognuno di essi corrisponde ad una sillaba e ci sono molti ideogrammi). La futura scrittura greca, sviluppo di quella achea, sarà alfabetica e comprenderà 24 segni da Alfa (α) ad Omega (ω). Attorno al 1200 a.C. la civiltà micenea scompare sotto i colpi dei Dori, che invadono la Grecia del Nord ed il Peloponneso. Nascono, così, quattro aree linguistiche:
-    area eolica: comprende le popolazioni della Tessaglia e della Beozia; 
-  area ionica: include le genti delle Cicladi e delle coste mediane dell’Asia Minore;
          -  area dorica: Grecia settentrionale e Peloponneso;
-    area arcado-cipriota: popolazioni dell’Arcadia, di Argo, della Laconia.


 
Dopo questa contaminazione, nota alla storia come “Prima colonizzazione”, seguiranno alcuni secoli bui, vale a dire il cosiddetto “Medioevo ellenico”, che termineranno nell’VIII secolo a.C., data simbolo di una nuova migrazione, questa volta verso Occidente, e della nascita della Polis, il sistema di città-stato tipico dell’antica Grecia.
Dimenticavamo un piccolo dettaglio: la guerra di Troia ed i poemi omerici. Ma di questo parleremo la prossima volta.

Ad maiora!

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