Riconoscimento validità testata giornalistica on line

In base all’art. 3-bis del Decreto Legge 103/2012, “le testate periodiche realizzate unicamente su supporto informatico e diffuse unicamente per via telematica ovvero online, i cui editori non abbiano fatto domanda di provvidenze, contributi o agevolazioni pubbliche e che conseguano ricavi annui da attività editoriale non superiori a 100.000 euro, non sono soggette agli obblighi stabiliti dall’articolo 5 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, dall’articolo 1 della legge 5 agosto 1981, n. 416, e successive modificazioni, e dall’articolo 16 della legge 7 marzo 2001, n. 62, e ad esse non si applicano le disposizioni di cui alla delibera dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 666/08/CONS del 26 novembre 2008, e successive modificazioni.” Resta ferma la necessità dell’indicazione di un direttore responsabile iscritto all’Albo.

mercoledì 27 agosto 2025

La dura convivenza fra cultura e potere

di Fabio Pagani

Un tema complesso e annoso, mai fuori moda. Quando ci domandiamo quale sia il confine fra la libertà intellettuale ed il potere ci poniamo una questione che esiste da sempre. E', insomma, senza tempo. Vogliamo rispolverarla richiamando alla memoria un'opera, forse poco nota a molti di noi, ma particolarmente illuminante: l'ode "La caduta" del poeta Giuseppe Parini, vissuto nel '700.
L’argomento affrontato, dalla forte valenza storica e letteraria ancora valida, riguarda un periodo di grandi cambiamenti, la seconda metà del Settecento, in cui l’illustre autore lombardo intende la poesia come strumento di impegno civile, educando all'utile, all’alto senso dell'uomo e al ripudio di ciò che è contrario alla coscienza. Questo motivo anima particolarmente il componimento, scritto nel 1786.

Un'edizione delle Odi di Parini

Il passaggio saliente del testo prende corpo da un episodio: a partire da un incidente occorsogli in una rigida giornata d’inverno, Parini svolge una serie di considerazioni sulla propria condizione di poeta e sul valore della libertà intellettuale, che egli non intende sacrificare in cambio di vantaggi materiali, ponendosi come esempio da seguire.
Il passante che nota il poeta a terra esprime l’opinione comune in quanto è meravigliato del fatto che un intellettuale affermato versi in condizioni di salute ed economiche così precarie; Parini è quindi vittima di una società nella quale, chi non riesce - o non vuole - piegarsi al pensiero dominante, viene confinato e dimenticato. La "sdegnosa anima" del poeta, incapace di adeguarsi al sistema, non si svenderà mai: l'anonimo passante capisce così che la "malattia" di libertà del vecchio classicista non ha cura.
Non c'è messaggio più edificante di quello che emerge nell'ode: gli spiriti giusti, onesti e fieri del loro pensiero rimangono sempre coerenti con se stessi, al netto di potenti e tiranni. E' questo l’insegnamento più profondo, assorbito dalla cultura classica, che Parini esprime e che, secondo noi, è centrale nel malato mondo di oggi.

Chi è Giuseppe Parini
Brianzolo, vive in pieno il suo tempo, quello dell'Illuminismo (Siamo nel '700). E' conosciuto principalmente per il poema satirico "Il Giorno", in cui critica gli sterili ozi di un giovane nobile, e per le "Odi", che promuovono i valori civili e riformatori. E' sacerdote e, durante il governo austriaco su Milano, ottiene importanti incarichi di insegnamento come professore di eloquenza nelle scuole della città.

© Riproduzione riservata


domenica 24 agosto 2025

Le pagelle del Prof: Ravenna - Campobasso 3-2

di Fabio Pagani



Anacoura 6: poco impegnato, si guadagna il voto grazie all’ordinaria amministrazione. Non può nulla sulle due reti subìte.

Solini 6,5: nei primi 25 minuti si fa apprezzare per una giocata di classe ed efficace, poi è bravo e pulito, svolgendo in pieno il proprio compito.

Esposito 6,5: sempre elegante, è suo il lancio millimetrico che innesca il 2 a 0. Una piccola sbavatura nel finale di primo tempo non macchia una discreta prestazione.

Scaringi 6,5: solido e con la giusta cattiveria. Nella ripresa spende un cartellino giallo e Marchionni lo leva subito dal campo (17’st. Donati s.v.)

Corsinelli 6,5: il fallo da rigore causato su Serra gli toglie qualcosa sul voto in una partita diligente nella quale l’ex Gubbio cerca anche la spinta sulla fascia. Illuminante il colpo di tacco che smarca Motti sull’azione del gol del “Simply Red”.

Tenkorang 7,5: due timbri (fra l’altro, ex di turno), tanta corsa. Tagliente come una lama appena affilata dall’arrotino.

Rossetti 7: la diga fa la diga, ma non solo. Sembra molto più dinamico rispetto allo scorso anno (17’st. Lonardi 5,5: un po’ lento, non entra molto in partita. Lo rivedremo certamente).

Di Marco 8: non ce ne voglia Tenkorang, ma il baby ex Toro impressiona. Visione di gioco (è suo l’assist al bacio per il 3 a 1 di Joshua, oltre al legno colpito ad inizio partita), sempre a testa alta con la palla al piede e tanta, tantissima corsa (33’st. Menegazzo s.v.)

Rrapaj 6,5: corre per tutti, le batterie sono inesauribili. Alle volte, la sua grande generosità lo priva di quel pizzico di lucidità in più. Ma sono dettagli.

Spini 6,5: assist vincente per l’1 a 0, un palo scheggiato nel finale e tanti dribbling, forse qualcuno di troppo. Ma quanto potenziale!

Motti 7,5: gol a parte, fra l’altro di pregevole fattura, corre, torna a centrocampo, riparte in contropiede. Esce per crampi, stremato e applauditissimo, dopo una sgroppata di 30 metri (33’st. Zagre s.v.)

Marchionni 6,5: prepara la partita nel modo giusto, aggredendo l’avversario e stritolandolo nei primi 25 minuti. Corretti i cambi, da registrare un po’ qualche lieve sbavatura in difesa (a voler essere pignoli). La strada intrapresa, comunque, sembra quella maestra e si ha la netta sensazione che l’impronta del Mister, nelle scelte delle caratteristiche tecniche dei centrocampisti arrivati in estate, sia stata di quelle giganti.

PUBBLICO 10: impressionante. Tifo incessante della curva Mero, bandiere, sciarpe e tanto entusiasmo anche in tribuna. A memoria, esclusi gli appuntamenti capitali (vedi i derby contro il Cesena), non ricordiamo una bolgia del genere, che supera largamente, in qualità di supporto, i match dello scorso campionato contro Forlì e Tau. Segnaliamo l’abbondante presenza di bambini e ragazzi appassionati, segno che la semina sta procedendo molto bene.