domenica 15 marzo 2020

LA PARTITA DA SOGNO…


Stadio “Dino Manuzzi” o, se preferite, “Orogel Stadium”, ore 15.00. Va in scena il derby della fantasia, della mente che può viverlo, giocarlo, sacramentarlo. Oramai solo questo ci resta.
E’ una splendida giornata di sole su Cesena: sugli spalti circa 8mila persone, con nutrita rappresentanza giallorossa. Ah, dimenticavo un piccolo dettaglio: va in scena Cesena – Ravenna, ma penso si fosse capito.
Entrambe le compagini non se la stanno passando benissimo: i bianconeri a 30 punti, i bizantini, in piena zona play – out, a 27. Sfida salvezza, fondamentale per entrambi.
La curva “Mare”, quella delle “Weiss Schwarz Brigaden”, tira fuori la voce ed intona l’inno del Cesena, mentre le due squadre stanno per entrare sul terreno di gioco. Il settore ospite, popolato da circa 800 tifosi, risponde con un sonoro “la Romagna siamo noi!”. E’ un trionfo di sciarpe, vessilli, labari e di sani “vaffanculo”.


In questo momento di massima libidine mi tornano in mente certi derby del passato, dalla metà degli anni ’90 in poi; qui, Bobo Vieri, allora puntero ravennate, bucò la porta di casa, regalando ai Leoni una grande vittoria. Negli anni a seguire, in realtà, più delusioni che gioie, qualche pareggio e la clamorosa sconfitta per 3 – 2 nel gennaio 2008, con i giallorossi che, in vantaggio di due gol a metà ripresa, si fecero rimontare nel tripudio generale. E’ sempre andata decisamente meglio a Ravenna, dove la squadra di casa ha, spesso e volentieri, emendato i cesenati con scapaccioni di un certo peso. Nel cuore ho il 2 – 0 del marzo 2000 (proprio di questi tempi…), con reti di Murgita e Grabbi. Per non parlare del gol vittoria di Mauro Bertarelli, l’anno precedente, che da zero centimetri spizzicò il pallone con la punta del piede destro. Era il 93’ minuto. Delirio al “Benelli”. Tanti sono i ricordi che si annidano nella mia mente, proprio ora che, seduto sulle gradinate del “Manuzzi”, insieme al mio amico Sindaco (non siamo mai stati tipi da curva, lo dico con un pizzico di dispiacere) sto per godermi lo spettacolo.
Chi uscirà vincitore dalla tenzone? Il Cesena di “Sasà” Caturano (tra l’altro, ex giallorosso) o il Ravenna di Mokulu e Nocciolini? L’arbitro è al centro del campo, le squadre sono schierate. I due capitani scambiano i gagliardetti ed i saluti di rito. Ci siamo. Il vento si è a malapena alzato e rinfresca questo sole di fine inverno.
Nocciolini è sul pallone… Ed io mi sveglio, mentre ho tra le mani l’ultimo libro del “Civ”.

Ad maiora!

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