giovedì 19 marzo 2020

UN TEMPO PICCOLO


I problemi della vita, della nostra corsa verso una luce che, probabilmente, non splenderà mai pienamente. I ricordi, la difficile combinazione da azzeccare alla roulette, quell’attimo che divide una speranza da una delusione.
In questi giorni tutti un po’ uguali a se stessi, mi è venuto in mente il “Califfo”, Franco Califano, e la canzone, poi cantata dai “Tiromancino”, dal titolo “Un tempo piccolo”.
Un uomo che, in un momento, diventa grande; abbandona le illusioni di bambino, fa i conti con la realtà.
“Provai a sbagliare per sentirmi errore” è un verso del testo, quello in cui ognuno di noi può riflettersi. Cambiare direzione, sapendo di sbagliare, ma è essenzialmente così. Rischiare, giocare forte, rinascere, forse, ma non per forza. Non avere regole, tracciare su una tela parabole incerte, ma proprie, vere. La vita è fatta di ritmi sincopati, di momenti diluiti nel vino, di sogni folli.
Alla fine, quindi, cosa rimane? Rimangono i ricordi, i “se”, quel tempo piccolo che non basta per dimenticare una vita intera. 

“Spostai lo sguardo per mirare altrove
cercando un modo per dimenticare”

è il pensiero che è una strada da percorrere continuamente, tornando sempre al punto di partenza, abituandosi a guardare la vita con indifferenza. Solo allora capiremo di essere guariti, di essere rinati, senza dimenticare, però, di convivere con le nostre mancanze.
Questa canzone mi infonde coraggio, anche se il messaggio non è proprio ottimistico. Realtà, coscienza di sé e certezza di essere qui senza covare inutili illusioni.

Buon ascolto.

Ad maiora!


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