di Fabio Pagani
La partecipazione al “Roma Crime Fest”, tenutosi nella capitale, a Cinecittà World, nell’ottobre scorso, avrebbe dovuto rappresentare per Marcello Monti, di per sé, un traguardo. Invece c’è stato molto di più.
Monti,
classe 1973, vive da sempre ad Alfonsine, in provincia di Ravenna; maturità
scientifica a Lugo, poi l’iscrizione all’università di Ferrara e, quasi a
rappresentare una prima svolta personale, la scelta di intraprendere un’altra
strada. Marcello diventa parrucchiere e, da 25 anni a questa parte, lavora come
socio nel salone “Gabriella Parrucchieri” di Punta Marina Terme, nei lidi
ravennati.
Compagno
di vita di Natascia, ha un figlio, Massimiliano, e si nutre di una atavica
passione per la Juventus. Dicevamo, però, di quel festival romano al quale
Marcello si è ritrovato, quasi catapultato in qualcosa di insperato, almeno
fino a qualche tempo fa. Agosto 2023, esce il primo romanzo di Monti, “La
ragazza di via Idro”: un giallo nel quale convivono tre nuclei narrativi che
ruotano attorno alla famiglia Bertelli, all’ispettrice Bissotti e, appunto, ad
una giovane donna vittima di violenza. Il tutto, legato da una truffa di cui
cadono vittima Giorgio ed Enrica Bertelli, co-protagonisti di una vicenda che intreccia
il triplice filone senza, però, lasciare il lettore in balìa degli eventi.
Lettura agevole, avvincente e sempre fresca.
Da
quell’agosto di un anno e mezzo fa, Marcello ha fatto conoscere la propria opera:
prima presentazione all’Università per adulti “U. Pagani” di Alfonsine, poi
altre, sempre nella provincia. Si aggiungeranno interviste via web da parte di
blogger specializzate nel settore della giallistica: una di queste, Michela
Ippolito, ha recensito molto positivamente il romanzo del nostro autore,
suggerendogli di partecipare al contest del “Roma Crime Fest”. Monti si candida
e rientra fra i 100 autori selezionati per il concorso, 24 dei quali in
posizione utile per l’evento romano; fra questi, soltanto 10 accedono alle
semifinali. Marcello c’è. Supera anche il penultimo step e, arrivato in finale,
si piazza al quarto posto.
Già
questo basterebbe al nostro per tornare a casa molto soddisfatto. E invece la
giornata gli riserva il botto finale: Monti ottiene il primo premio nella
sezione speciale dedicata al genere giallo, “Nero su bianco. Racconti di
crimine, terrore e misteri”, promosso dalla casa editrice sponsor dell’evento,
la PAV Edizioni. Il suo racconto si intitola “Quell’estate dell’87” e riguarda
una nota, e tragica, vicenda di cronaca nera che colpì un ragazzo di Alfonsine.
Alla consegna della targa, Marcello è parso incredulo, sicuramente stupito, per
avere conquistato il primo posto, precedendo altri autori che fanno della
scrittura quasi un lavoro a tempo pieno.
Lasciamo
Roma verso le 18, cercando di declinare lucidamente quanto accaduto. Ma, forse,
per Marcello il momento dell’analisi razionale deve ancora venire, mentre noi,
grati per averlo accompagnato in questa avventura, confidiamo che il suo
prossimo progetto editoriale – stanno bollendo in pentola diverse novità –
possa vedere la luce quanto prima.
“La
ragazza di via Idro” e “Quell’estate dell’87” sono due prodotti narrativi
pregevoli, che portano con sé non soltanto la passione e l’entusiasmo di
Marcello (sarebbe un’opinione troppo riduttiva ed ingiusta), ma tanto lavoro di
formazione, autoformazione e crescita che fanno di Monti, senza dubbio, uno scrittore
che ha, e avrà, ancora molto da raccontare.
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